I brevetti software



Una minaccia per il Software Libero
Simo Sorce


http://softwarelibero.it

Perchè i brevetti sulle idee sono dannosi
per lo sviluppo e la libera impresa




Coypright (C) 2002 - Simo Sorce
La copia letterale e integrale e la distribuzione sono permesse con
qualsiasi mezzo, a condizione che questa nota sia riprodotta.

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Cos'è il brevetto?




Il brevetto è uno strumento giuridico che assicura l'uso esclusivo
di un'invenzione che deve essere documentata e depositata presso
l'Ufficio Brevetti.

Tale uso esclusivo è a tutti gli effetti un monopolio legale di
durata limitata nel tempo (ad oggi è di circa 20 anni in tutti i
paesi che hanno questa istituzione).

Il brevetto nasce per proteggere soluzioni originali a problemi tecnici.
In tutte le normative è esplicitamente vietata la brevettazione delle idee
anche se contorte interpretazioni delle normative hanno già permesso negli
Stati Uniti di aggirare questa norma e si vuole farlo anche in Europa.


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Come nasce il brevetto?



Prima del brevetto si utilizzava il segreto industriale per proteggere le
proprie invenzioni

Le invenzioni meccaniche erano però facilmente copiabili in quanto
generalmente basta smontare una macchina per capire come funziona.

Per proteggere gli investimenti di queste aziende, nacque quindi il
brevetto che copriva un'arco di tempo necessario e sufficiente a coprire
gli investimenti fatti.



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Giustificazioni generiche al brevetto.



Il segreto industriale è un danno per la società perchè impedisce il
progredire dello sviluppo, quindi un monopolio limitato nel tempo ma
che obbliga a rivelare i dettagli delle invenzioni favorisce lo sviluppo
a vantaggio della società.

Il brevetto consente alle aziende di pianificare significativi investimenti
nella ricerca perchè il monopolio che ne deriva permette di rientrare degli
investimenti fatti ed è stimolo per l'innovazione.

Il brevetto consente al povero inventore di mettere a frutto i suoi
sforzi inventivi evitando che gli vengano copiate le idee da grosse aziende
senza ottenere nulla in cambio.


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Generiche obiezioni al brevetto.



Il segreto industriale non è scomparso e ci sono notevoli esempi che
dimostrano come gli industriali evitano il brevetto se hanno ragionevole
certezza di poter mantenere il segreto, con un vantaggio più limitato
per la società.

L'innovazione è comunque indispensabile per sopravvivere in un mercato
concorrenziale quindi il brevetto non è necessario per stimolare
l'innovazione.

Il brevetto è stato inventato per favorire la diffusione delle invenzioni
ma senza brevetti le buone invenzioni si diffonderebbero ancora più
facilmente.


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Particolarità del software.



Il software è un'opera dell'ingegno e come tale è protetta dalla
normativa sul diritto d'autore.

A differenza di altre opere dell'ingegno è però anche protetto dal
segreto industriale (quando non viene reso disponibile il sorgente).

Ora si vuole anche brevettare il software.

Ma questo porterebbe il software ad avere ben 3 forme di protezione
differenti che sono incompatibili tra loro, e specialmente è incompatibile
il segreto dei sorgenti con la necessità di rivelare l'invenzione propria
del brevetto.


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Perchè allora il brevetto software è dannoso?



Il ciclo di vita economico del software non supera i 2-3 anni tanto
quanto quello di sviluppo (o di reverse engineering).
Quindi un brevetto potrebbe avere senso se durasse 1-2 anni ma questo
è anche il tempo necessario alla registrazione del brevetto!

Il software permette di implementare praticamente qualsiasi idea o
algoritmo astratto che sia formalmente descrivibile, quindi permettere
la brevettazione dei programmi vuol dire permettere la brevettazione
delle idee astratte in se!

Grazie al costo di sviluppo estremamente basso e stratificato i programmi
di oggi sono estremamente complessi e utilizzano centinaia di idee. Se
tutte queste idee fossero brevettate, nessuno riuscirebbe più a produrre
nuovi programmi a parte un pugno di grandi aziende e lo sviluppo si
fermerebbe.


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E ancora ...



Con i «brevetti software» si brevetta spesso il problema e non la soluzione
bloccando a volte completamente lo sviluppo in una certa direzione.

Il monopolio definito dai brevetti non è molto regolamentato. Un'azienda
non ha l'obbligo di concedere sempre in licenza l'uso del brevetto nè di
offrire condizioni paritarie ai licenziatari o commisurate al peso che ha
lo specifico brevetto nel prodotto del licenziatario.
Ciò permette ovviamente pratiche anticoncorrenziali.

I brevetti possono bloccare completamente lo sviluppo di software libero.
Il licenziatario può imporre royalties fisse per ogni copia di un programma,
cosa che ne impedisce la libera diffusione, oppure imporre un costo talmente
alto che il programmatore di software libero (e non solo) non può affrontare.
Può addirittura imporre che la concessione della licenza sia sottoposta alla
condizione che il codice sorgente rimanga riservato e quindi sarebbe
impossibile lo sviluppo aperto e la disponibilità del codice sorgente che
sono fondamentali per il software libero.


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Inoltre



La ricerca necessaria a produrre un'idea ha un costo infinitamente inferiore
a quella che avviene nei campi tradizionali, quindi rientrare dei costi di
ricerca pura non è un problema e non condiziona le possibilità di sviluppo.

La segretezza delle idee nel campo del software non deve preoccupare, si
reinventano tutti i giorni soluzioni a problemi simili, inoltre con il
software libero il problema del segreto non ci sarebbe (e anche col
software proprietario il reverse engeneering risolverebbe qualsiasi
problemma di «smarrimento di idee»).

Si dice che: "Il brevetto stimola l'originalità e l'innovazione perchè
stimola a cercare nuove soluzioni per evitare di pagare royalties"
Ma se si brevetta il problema e non la soluzione quali alternative ci sono?

Il software ha già una forma di protezione (anzi 2), come opera dell'ingegno
è tutelato dalle normative sul diritto d'autore, si vuole rinunciare a
questa forma di protezione per ottenere quella brevettuale?



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Quali sarebbero gli effetti di un regime brevettuale sul software?



Le grosse aziende con molti avvocati riusciranno a produrre moltissimi
brevetti.

Le piccole aziende saranno soffocate dalle cause legali intentate da
quelle grandi aziende che hanno enormi portafogli di brevetti non appena
daranno "fastidio" o saranno messe fuori dal mercato a causa delle alte
royalties che dovranno pagare risultando così non competitive.

I poveri inventori in realtà non brevetteranno nulla, perchè brevettare
costa molto. (Si stima un minimo di 2000 EUR per un brevetto italiano e
un minimo di 10000 EUR per un brevetto europeo).

Colonizzazione dai paesi che già hanno il brevetto software.


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Come si giustifica allora il brevetto software?



Semplicemente non viene giustificato se non con le generiche
argomentazioni a favore dei brevetti senza analizzare i problemi
del caso specifico.

Il problema della tripla forma di protezione non viene discusso.

Non ci sono studi che siano riusciti a provare la positività del
brevetto software (nemmeno quelli pagati dai sostenitori del brevetto).


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Eppure ...



Gli Uffici Brevetti sostengono la brevettabilità del software e delle idee
pur avendo dimostrato a più riprese la loro incapacità di selezionare
correttamente le richieste che vengono fatte.

Le grandi aziende che posseggono già enormi portafogli di brevetti
sono favorevoli ai brevetti software (o meglio, lo sono i loro uffici
legali)

Gli studi legali specializzati nella "protezione delle idee",
altruisticamente, fanno di tutto per informare le piccole medie aziende,
che non vogliono i brevetti software, di quanto invece questi siano
necessari, organizzando conferenze gratuite.

La BSA fa grandi pressioni sui nostri politici europei per ottenere la
brevettabilità delle idee.


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... allora perchè è così necessario?



Gli uffici brevetti, più brevetti approvano, più guadagnano è quindi ovvio
che un settore come quello del software dove le idee sono particolarmente
facili da produrre sia allettante. Questo pone anche il problema che gli
uffici brevetti non sono incentivati a respingere o verificare
approfonditamente le richieste di brevetto.

Gli uffici legali delle grandi aziende più brevetti possono registrare
più possono prosperare e crescere. Le grandi aziende inoltre ottengono
armi in più per combattere contro i propri pari o per soffocare i
piccoli concorrenti scomodi creando un'altissima barriera all'ingresso
in questo mercato.

Gli uffici legali che si occupano di registrare brevetti o di seguire
cause legali nel campo (sia come difesa che come accusa) non possono
che guadagnare da un sistema in cui si accresce la brevettabilità.


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Inoltre non si deve dimenticare che:




Il brevetto nasce come concessione che la società fa per ottenere
un beneficio, quindi prima di estendere il brevetto si dovrebbe
essere certi che i benefici siano sostanzialmente superiori ai
danni.

Il brevetto è un monopolio legalizzato. Ha senso instaurare una nuova
forma di monopolio legale in un mercato che già soffre di problemi in
questo senso? Che fine fanno i principi di libera concorrenza e libero
mercato?

Venti anni sono in ogni caso un tempo enorme per il mercato del software
completamente al di là di qualisiasi ragionevolezza.


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Riferimenti e Esempi




Riferimenti:

http://softwarelibero.it/GNU/nemici/brevetti.shtml
http://www.freepatents.org
http://swpat.ffii.org/indexen.html
http://no-patents.prosa.it
http://lpf.ai.mit.edu/Patents/patents.html

Esempi:

http://www.gnu.org/philosophy/amazon.html
http://swpat.ffii.org/patents/effects/index.en.html


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