Andrea Dell'Amico

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Leandro Noferini

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Version 1.3, Last Modified on Feb 11, 2004

Diario delle revisioni
Revisione 1.311 febbraio 2004

6 marzo 2003: The SCO Group (SCO), intenta causa a IBM. L'oggetto della causa riguarda alcune violazioni di contratto e l'introduzione, da parte di IBM, di codice proprietario SCO nei sorgenti di Linux™.

Questo documento cerca di ricostruire gli eventi principali legati alla vicenda e di porre in evidenza, per quanto possibile, le incongruenze delle rivendicazioni di SCO nei confronti del kernel Linux™.


La causa tra SCO e IBM

Il 6 marzo 2003 SCO intenta causa a IBM, il testo della citazione è disponibile sul sito di SCO.

Alcuni commenti

La comunità Linux™ ha cercato di commentare le argomentazioni di SCO. È possibile leggerne alcune in un articolo di Linux Weekly News.

Nota: Nonostante le accuse, SCO distribuisce il kernel Linux™, con tutte le componenti che secondo SCO stessa sono illegali, almeno fino al 21 luglio 2003.

In seguito è venuto alla luce che anche Novell potrebbe essere parte in causa in qualche modo: il contratto tra SCO e IBM è in realtà un contratto a tre di cui Novell è il terzo partner. I dettagli in un altro articolo su Groklaw.

Il 30 aprile 2003 arriva la prima risposta ufficiale di IBM, della quale è disponibile il documento in formato PDF.

Il 5 dicembre 2003, il giudice prende la sua prima decisione: ordina a SCO di mostrare il proprio codice prima che debba farlo IBM, e le lascia circa 30 giorni di tempo per adempiere. I dettagli nell'articolo di Groklaw. La scadenza è fissata per il 12 gennaio 2004, mentre il 23 gennaio 2004 SCO e IBM si ritroveranno nuovamente di fronte al giudice il quale dovrà decidere se SCO ha adempiuto completamente oppure no; inoltre il giudice ha deciso che SCO non potrà pretendere ulteriore documentazione da IBM fino a quando non avrà consegnato tutto quanto stabilito.

12 gennaio 2004, sembra che SCO non abbia ottemperato a tutti gli obblighi ed ha allegato ai suoi documenti una dichiarazione di Ryan E. Tibbitts in merito.

Il 6 febbraio 2004 si tiene l'udienza che avrebbe dovuto avere luogo il 23 gennaio. Era stata rinviata per dare ulteriore tempo a SCO di completare la produzione della propria documentazione. Groklaw ha una trascrizione completa della seduta. SCO non ha portato alcuna evidenza di codice illegale nei sorgenti di Linux™, e IBM sostiene di non aver ricevuto risposta a gran parte delle proprie richieste. Inoltre SCO è costretta a lasciar cadere le accuse verso IBM di appropriazione di segreti industriali. Nella stessa seduta, SCO aggiunge un ulteriore capo d'accusa nei confronti di IBM, portando anche la richiesta totale di risarcimento a 5 miliardi di dollari: violazione di copyright, dato che IBM ha continuato a vendere licenze di AIX anche dopo la revoca della licenza da parte di SCO. In Italia, Punto informatico riporta la notizia mettendo in risalto solo la nuova accusa di SCO, che peraltro il giudice non ha ancora accettato.


Le mosse di SCO nei confronti della comunità del Software Libero e degli utenti Linux

Il 16 maggio 2003 SCO avvisa gli utenti Linux™ di possibili problemi legali.

SCO scrive a 1500 utenti Linux™ commerciali per avvisarli che il codice Linux™ in uso potrebbe contenere violazioni a proprietà intellettuali di SCO. Anche Groklaw ha un articolo sull'argomento, che contiene riferimenti a commenti di persone interessate, da Richard Stallman a Linus Torvalds, e di Red Hat.

In seguito SCO intima agli utenti Linux™ di sanare la propria posizione comprando licenze SCO, a 699$ per CPU per server, così come spiegato nelle FAQ del sito aziendale. Reazioni da parte di Red Hat, IBM e FSF. In Italia Punto Informatico riporta la notizia il 22 luglio.

Il 5 giugno 2003, SCO OpenLinux è ancora distribuito. Nonostante SCO dichiari il contrario al 5 giugno 2003 OpenLinux, la distribuzione Linux™ di SCO, è ancora in vendita.

Il 13 agosto 2003, SCO minaccia di terminare la licenza UNIX™ di SGI a causa del port del file system XFS su Linux™; SGI risponde il 1 Ottobre ma SCO non è soddisfatta.

19 agosto 2003, SCO organizza un'esibizione per mostrare frammenti di codice presenti nel kernel Linux™, dei quali ne rivendica la proprietà; in verità le prove presentate risultano decisamente sbagliate, anche ad una rapida verifica dalle fonti disponibili, tanto che dalla comunità del Software Libero arrivano, nei giorni seguenti, diverse analisi del codice pubblicato. Quella di Greg Lehey appare particolarmente completa.

Il 21 agosto 2003 Darl McBride, amministratore delegato di SCO, in un'intervista accusa IBM di sponsorizzare le proteste della comunità del Software Libero nei confronti di SCO ventilando addirittura l'ipotesi di una cospirazione. Eric Raymond ha qualcosa da dire in proposito.

Il 9 settembre 2003, lettera aperta dell'amministratore delegato di SCO agli utenti Linux™. È disponibile la traduzione in italiano. Nella lettera la comunità Open Source viene accusata, tra l'altro, di aver provocato due attacchi di tipo Denial of Service ai server di SCO, attacchi che non sono mai stati provati, né naturalmente ne è stato individuato il colpevole. Le dichiarazioni attribuite a Eric Raymond sono state immediatamente smentite dall'interessato, che ha pubblicato una sua risposta insieme a Bruce Perens; in particolare le dichiarazioni attribuite a quest'ultimo riguardo al codice SCO copiato nel kernel di Linux sono completamente travisate. Il commento di Bruce Perens è disponibile a sul suo sito. Infine un commento, ironico, anche da parte di Linus Torvalds.

1 novembre 2003, SCO comincia a vendere copie a suo dire legali di Linux™ ai propri clienti dalla propria area di download, come indicato dall'articolo di Groklaw. Qualche giorno dopo viene pubblicato un report della Securities and Exchange Commission statunitense, datato 16 Ottobre 2003, che cita un generico piano di incentivi per favorire la migrazione da Linux™ a un qualunque altro sistema operativo; nello stesso report annuncia un finanziamento di 50 milioni di dollari da parte di due investitori. Il testo originale è disponibile a quest'indirizzo , insieme ad un commento interessante che spiega anche come Microsoft abbia pagato a SCO dai 15 ai 20 milioni di dollari in licenze, quando il valore di tutta SCO non superava i 10 milioni di dollari. Anche Punto Informatico pubblica la notizia.

Sembra che Microsoft sia coinvolta indirettamente anche dietro un finanziamento di 50 milioni di dollari ricevuto da SCO recentemente da parte di BayStar Capital; in particolare, SCO ha ricevuto 20 milioni di dollari da BayStar Capital e 30 milioni di dollari da Bank of Canada sempre attraverso BayStar, in forma di azioni convertibili. BayStar Capital è un fondo di investimenti privato del quale Microsoft è partner.

A partire dalla fine di ottobre 2003 SCO sembra spostare i suoi attacchi verso la licenza GPL, come descritto in questo articolo; anche in tribunale, per controbattere agli argomenti di IBM. Il tutto in modo un po' scomposto. Il 23 dicembre 2003 Internet Business Financial pubblica un'intervista sull'argomento con l'amministratore delegato di SCO Darl McBride. Groklaw propone alcune considerazioni.

22 dicembre 2003, SCO spedisce un'altra lettera: violazione del DMCA. La lettera viene spedita ad utenti Linux™ commerciali; il testo è disponibile sul sito di Groklaw. SCO sostiene di avere un esperto in grado di dimostrare che gli header files indicati nella lettera sono effettivamente di sua proprietà, contrariamente a quanto pensa Linus Torvalds.

14 gennaio 2004, Chris Sontag di SCO annuncia che la società procederà nei confronti degli utenti Linuxanche all'estero, a partire forse dal Regno Unito. Infoworld pubblica un'intervista ad un addetto stampa di SCO il quale, tra le altre cose, precisa che in Germania non sarà intrapresa alcuna iniziativa. Secondo un altro articolo, anche l'Italia potrebbe essere coinvolta. Punto Informatico riporta la notizia riferendo il solo punto di vista di SCO.


Gli eventi che coinvolgono la comunità Open Source

21 maggio 2003, SCO esce da un Linux Group tedesco. SCO rifiuta di fornire dettagli sulla causa nei confronti di IBM a un Linux group tedesco, e lascia la membership.

27 maggio 2003, LinuxTag chiede a SCO di mostrare evidenza dei fatti oppure di smettere di formulare accuse. Comunicato ufficiale di LinuxTag, e articolo di Groklaw. Il 25 Giugno 2003 SCO accetta, in tribunale, di terminare le proprie dichiarazioni (in Germania) - articolo di Groklaw. Il 1 Settembre 2003 SCO è condannata a pagare 10000 [euro ] per non aver contemplato alle disposizioni - articolo di Groklaw.

Il 4 luglio 2003 Red Hat denuncia SCO per impedire il proseguirsi di dichiarazioni ritenute diffamatorie. Comunicato stampa di Red Hat, Groklaw elenca la successione degli eventi. Red Hat attiva anche un'iniziativa, denominata Open Source Now, per aiutare chiunque si trovi in problemi legali a causa della licenza GPL.

25 settembre 2003: HP offre un indennizzo ai suoi utenti Linux™ se sarà necessario. SCO in un comunicato sostiene che anche Red Hat e IBM dovranno fare lo stesso, ma IBM la pensa diversamente.

Il 4 novembre 2003 Novell annuncia l'acquisto di Suse. SCO sostiene che l'affare non è possibile a causa dei rapporti contrattuali tra Novell e la stessa SCO. Da fine novembre Novell comincia a registrare copyright per varie versioni di UNIX™.

L'iniziativa di Novell innesca un braccio di ferro con SCO. Novell istituisce un programma d'indennizzo legale per gli utenti Linux™ in caso vengano querelati da SCO e contemporaneamente pubblica tutta la corrispondenza avuta con SCO. Questa reagisce e pubblica a sua volta la propria corrispondenza. Il 15 gennaio 2004 Punto Informatico pubblica un articolo in proposito.

I rapporti tra le due società sono ulteriormente complicati da differenti interpretazioni dei contratti di vendita di UNIX™ da Novell a SCO. Groklaw ha un articolo al riguardo. Le divergenze sfociano in una denuncia a Novell da parte di SCO, il 20 gennaio 2004.

Il 12 gennaio 2004 OSDL annuncia la creazione di un fondo per il supporto legale agli utenti Linux™ che verranno coinvolti legalmente da SCO. Aspirano ad arrivare a 10 milioni di dollari, e contribuiscono tra gli altri Intel e MontaVista, questa ha anche una pagina di rassegna sulla vicenda. Lo stesso giorno, Open Source Risk Management (OSRM) annuncia un programma d'indennizzo indipendente dai vari rivenditori.

Diverse fonti riportano come SCO, prima e dopo l'acquisizione da parte di Caldera, abbia contribuito ufficialmente allo sviluppo del kernel Linux™. Su Groklaw: 1, 2, 3. In un quarto articolo Linus Torvalds ribatte ad alcune (presunte?) affermazioni di McKusick sulla questione dei diritti sugli header files citati nell'ultima lettera di SCO. Nello stesso articolo è presente una sintesi interessante dei contributi di Christoph Hellwig e Tigran Aivazian al codice del kernel Linux™, in particolare a quelle parti di codice messe in discussione dalle accuse di SCO a IBM come, ad esempio, JFS.

Il 26 gennaio 2004 comincia a diffondersi rapidamente un nuovo virus che ha, come obiettivo secondario, un attacco di tipo DOS ai server di SCO. La società ne approfitta per accusare, senza alcun indizio, la comunità Linux™ della produzione del virus, e decide di offrire una taglia sull'autore. Gli esperti del settore sostengono invece che il virus sia opera di professionisti; Bruce Perens pubblica un commento al riguardo.

Il 2 febbraio 2004 l'amministratore delegato di SCO, Darl McBride, parla all'Università di Harvard a proposito di copyright e proprietà intellettuale. Groklaw ha un report, così come Internet News e uno studente del MIT che ha organizzato una protesta.

OSDL pubblica un documento di Eben Moglen nel quale le vicende di SCO vengono legate alla disputa con Novell riguardo i copyright sui sorgenti di UNIX™.


Reazioni e commenti da parte di FSF, Bruce Perens, altri


Varie

SCO in vari suoi comunicati sostiene di avere i diritti anche sul nome UNIX™, che invece appartiene a Open Group.

Sul sito di Groklaw è presentata un'analisi dettagliata sulle [ABI, Application Binary Interface], che sono alla base delle accuse di SCO. Il documento è estremamente tecnico ma prezioso, riporta anche i contributi diretti di Caldera/SCO ai sorgenti del kernel Linux™ ed alle librerie di base del sistema.

Mark Webbink, Senior Vice President e General Counsel di Red Hat, in un articolo spiega in modo semplice le differenze tra open source e shared source, il concetto di lavoro derivato, il meccanismo di funzionamento della licenza GPL.

Il sito Groklaw è gestito da Pamela Jones, che in un'intervista ne spiega i motivi della nascita ed i meccanismi di funzionamento.


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